Angioma rubino

L’angioma rubino è un frequente inestetismo della pelle. Pur essendo inquadrabile all’interno della categoria dei tumori di natura benigna, non si tratta di una vera e propria malattia, quanto di un problema, determinato da un insieme di capillari, che coinvolge l’estetica della nostra cute.

L’angioma rubino è un rilievo solido della cute che si presenta di colore rosso ciliegia / rosso rubino. Tale colorazione è determinata dalla presenza dei vasi sanguigni capillari che si aggregano e che vanno a costituire una sorta di “rubino”. Spesso però possono assumere tonalità più scure che vanno dal marrone al violaceo.

Gli angiomi rubini sono asintomatici e non generano prurito o fastidi particolari. Oltre al disagio estetico, gli angiomi rubino, però, possono generare preoccupazione o complicanze in conseguenza della loro rottura per traumatismo.

Ha un’evoluzione generalmente molto graduale. All’inizio ha dimensioni contenute, pari alla punta di una matita, successivamente aumenta la propria ampiezza limitandosi di norma a circa 3-5 millimetri o, più raramente un centimetro. Se gli angiomi rubino finiscono con l’essere uniti tra di loro in una sorta di raggruppamento prendono il nome di polipoidi.

Tra le cause che possono determinare l’insorgenza  di questi angiomi  troviamo certamente una certa predisposizione genetica, l’utilizzo di alcuni farmaci, come i principi attivi della ciclosporina o dei bromuri, l’invecchiamento della pelle determinato da una esposizione particolarmente insistente al sole, e alcuni disordini ormonali (ad esempio quelli determinati dalla gravidanza di fegato e di intestino.

La diagnosi è essenzialmente clinica.

Non avendo particolare rilevanza medica, la scelta  terapeutica ha finalità estetiche o di prevenzione delle eventuali complicanze (emorragie).

Tra i possibili trattamenti troviamo l’escissione  chirurgica, il raschiamento con una curette, la crioterapia, il cui obiettivo è quello di “congelare” i tessuti dell’angioma, la termocoagulazione a radiofrequenza o al plasma ma la scelta terapeutica ottimale è sicuramente l’utilizzo di un laser vascolare (Dye laser o Neodimio /Yag ad esempio).

Terapia con Laser Neodimio Yag